Societą di Danza - Circolo Bolognese
Regolamento
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Parte I - Del regolamento
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Art.1 |
In attuazione all’art.18
dello Statuto dell’Associazione Culturale Società di Danza – Circolo
Bolognese (d’ora in poi Associazione), si emana il seguente Regolamento,
alla cui osservanza sono chiamati tutti i soci. |
Art.2 |
Il presente Regolamento per il funzionamento
dell’Associazione, e le eventuali sue future modifiche, integra e completa
lo Statuto. Esso non può contenere norme che siano in contrasto
con quanto previsto dallo Statuto stesso. |
Art.3 |
Il Consiglio Direttivo è il solo organo
che può attuare future modifiche al presente Regolamento
chiedendone
la ratifica all’Assemblea dei soci. |
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Parte II – Dei diritti e doveri dei soci
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Art.4 |
Tutti i soci sono tenuti al rispetto dello
Statuto
e del Regolamento per il funzionamento dell’Associazione. |
Art.5 |
I soci sono tenuti a regolarizzare l’iscrizione
annuale all’Associazione nonché ai corsi e alle attività
che prevedono quote di partecipazione entro un periodo ragionevole per
i corsi ed entro la data del loro svolgimento per le altre attività. |
Art.6 |
Tutti i soci in regola con quanto previsto all’art.5
hanno diritto di partecipare alle attività dell’Associazione in
funzione delle singole capacità, disponibilità e aspirazioni,
attuarne le finalità e assumere cariche elettive, incarichi temporanei
o occasionali. |
Art.7 |
Tutti i soci hanno il dovere di perseguire le
finalità associative nei modi stabiliti dagli organi sociali. |
Art.8 |
Tutti i soci che svolgono attività per
l’Associazione lo fanno in modo personale, spontaneo e gratuito. |
Art.9 |
Tutti i soci hanno diritto ad essere puntualmente
informati sulle attività dell’Associazione. |
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Parte III – Delle attività associative
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Art.10 |
In applicazione dell’art.4
dello Statuto le attivitą
associative si sviluppano principalmente nei seguenti momenti:
a) I corsi
organizzati in cicli di lezioni.
b) Gli stage e
manifestazioni tematiche.
c) Le feste e i balli
interni all’Associazione.
d) I grandi eventi in
collaborazione con enti pubblici e privati.
e) Gli spettacoli
pubblici. |
Art.11 |
I corsi,
organizzati in cicli di lezioni, sono il momento in cui si
apprendono le tecniche di danza e le coreografie delle danze.
a) I corsi sono suddivisi in livelli: Principianti,
Intermedi e Avanzati. Intermedi e Avanzati sono invitati a partecipare
anche al livello precedente.
b) Ogni livello ha un orario di inizio lezione ed uno
di fine. La puntualità è utile a tutti perché la lezione
ha una struttura che va seguita per intero. È fondamentale seguire
gli esercizi di preparazione. Chi arriva in ritardo è invitato ad
eseguire alcuni esercizi di riscaldamento prima di iniziare le danze.
c) Gli avanzamenti di livello (principianti - intermedi;
intermedi - avanzati) non sono automatici e non vanno insistentemente richiesti.
Esistono dei requisiti minimi da possedere per poter partecipare al livello
intermedi, fra i quali esperienza, precisione e buona padronanza di tutti
i passi e delle figure fondamentali; analogo discorso vale per partecipare
al livello avanzati. L'omogeneità dei livelli rende possibile il
continuo progresso e miglioramento di ognuno. L'insegnante, al momento
opportuno, invita chi ha maturato i requisiti a partecipare al livello
successivo. |
Art.12 |
Gli stage e le manifestazioni tematiche sono
momenti di studio e incontro in collaborazione con altre realtà
(enti, associazioni o singoli studiosi sia italiani che stranieri) che
si occupano di temi affini a quelli della Società di Danza. Essi
possono essere anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati,
nazionali ed esteri. Queste iniziative sono aperte alla partecipazione
anche dei non soci. |
Art.13 |
Le feste e i balli sono i momenti di vita associativa
in cui si mette in pratica quanto imparato a lezione e avviene l’incontro
tra gli iscritti dei diversi corsi. Feste e balli possono essere formali
o meno. Il ballo formale segue regole precise di etichetta e richiede l’abito
in stile. La festa informale è un momento di incontro e di danza
che attualizza, attraverso il modo di vestire contemporaneo, il senso del
nostro sistema di danza. Queste iniziative sono aperte alla partecipazione
anche dei non soci. |
Art.14 |
L’Associazione è aperta e disponibile
a qualsiasi tipo di collaborazione con soggetti pubblici e privati che
conseguano i suoi stessi obbiettivi. |
Art.15 |
Gli spettacoli sono i momenti pubblicitari per
eccellenza e/o forma di autofinanziamento.
a) La partecipazione agli spettacoli da parte
dei soci è volontaria e non obbligatoria.
b) Possono partecipare agli spettacoli i soci che abbiano
svolto almeno un ciclo di lezioni dell’anno in corso e abbiano un minimo
di padronanza dei passi e delle figure di danza.
c) Poiché gli spettacoli pubblici prevedono l’allestimento
in costume d’epoca, la partecipazione è subordinata alla disponibilità
(proprietà o noleggio) di un costume in tema.
d) I soci che intendono partecipare agli spettacoli sono
tenuti a mostrare la propria disponibilità e a dare eventuali conferme
entro un tempo ragionevole in modo da permetterne una corretta organizzazione.
e) Qualora il numero delle persone disponibili per uno
spettacolo fosse superiore a quello necessario i nominativi verranno selezionati
ad insindacabile giudizio di chi avrà la responsabilità di
guidare l’evento. Sarà compito degli organi direttivi garantire
una corretta ed equa rotazione tra tutti i soci disponibili nell’arco delle
varie occasioni.
f) Gli spettacoli possono essere di tipo pubblicitario
o a seguito di un ingaggio. Gli spettacoli a seguito di un ingaggio costituiscono
forma di autofinanziamento dell’Associazione. In questo caso possono essere
previste forme di rimborso spese per i soci che partecipano.
g) Il socio che procura uno spettacolo e/o un ingaggio lo fa a titolo
gratuito nel puro spirito associativo. |
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Parte IV – Degli organi sociali
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Art.16 |
Il Consiglio Direttivo è composto da cinque
consiglieri. Il Consiglio Direttivo, che resta in carica tre anni, viene
eletto dall’Assemblea dei soci tranne la prima volta quando viene designato
dai soci fondatori. Il Consiglio direttivo sceglie al proprio interno Presidente,
Vice-Presidente e Segretario, tranne la prima volta quando vengono designati
dai soci fondatori.
Le modalitą
per l’elezione dei membri del Consiglio Direttivo sono definite nell’allegato al
regolamento per il funzionamento dell’Associazione. |
Art.17 |
Il Consiglio Direttivo si riunisce secondo le
modalità esposte all’art.17
dello Statuto. Alle riunioni del Consiglio Direttivo possono partecipare,
senza diritto di voto, anche altri soci se espressamente invitati per affrontare
specifici temi. Per la validità della riunione è richiesta
la presenza della metà più uno dei consiglieri ivi incluso
il Presidente (o il Vice-Presidente). |
Art.18 |
Il Segretario si occupa delle faccende amministrative,
in particolare provvede all’aggiornamento dell’elenco dei soci, adempie
a tutte le occorrenze burocratiche, redige e conserva i verbali delle Assemblee
e dei Consigli Direttivi. Pur conservandone la responsabilità, il
Segretario può venire aiutato nei suoi compiti da soci volontari. |
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Parte V – Dei mezzi finanziari
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Art.19
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All'inizio di ogni anno sociale il Consiglio Direttivo stabilisce l'ammontare
della quota associativa (quota tesseramento). |
Art.20
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I mezzi finanziari dell'Associazione sono previsti dall'art.21
dello Statuto. In ottemperanza al requisito dell'assenza di fine di lucro
dell'associazione qualsiasi contributo concorre a coprire le spese sostenute
dall'Associazione per le sue attività. Tra questi possono essere
previsti anche rimborsi derivanti da convenzioni con enti pubblici e privati. |
Art.21
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I bilanci dell'Associazione, consuntivo e preventivo per ogni anno
sociale, sono predisposti dal Consiglio Direttivo tenendo conto dei criteri
sopra esposti. Tali bilanci sono a disposizione dei soci presso la sede
associativa. I bilanci consuntivo e preventivo vengono esposti chiaramente
ed illustrati all'Assemblea Ordinaria e sottoposti alla loro approvazione
secondo le norme di cui all'art.12
dello Statuto. Dal bilancio consuntivo risultano i contributi, i beni ed
i lasciti ricevuti nell'esercizio sociale nonché le spese sostenute
nelle attività e nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei
beni mobili ed immobili dell'Associazione nell'anno sociale precedente
a quello di convocazione dell'Assemblea. Il bilancio preventivo si riferisce
all'anno solare sucessivo a quello di convocazione dell'Assemblea. |
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Prima stesura:
Bologna, 21 Novembre 2000
modificato e approvato
dall'Assemblea dei soci il 20
Dicembre 2006
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